Risonanza magnetica rachide

A seconda delle vertebre da indagare il medico può richiedere:

  • RM Rachide Cervicale, per indagare le 7 vertebre che formano il collo,
  • RM Rachide Dorsale, per indagare patologie che interessano le 12 vertebre del tratto toracico,
  • RM Rachide Lombosacrale, per il tratto della colonna che comprende le 5 vertebre lombari, le 5 vertebre sacrali e le 4 vertebre coccigee.

Generalmente viene richiesta per confermare la presenza di:

  • difetti congeniti che interessano la colonna, come la spina bifida,
  • traumi o infortuni che possono aver interessato la colonna vertebrale,
  • ernie del disco, discopatie o altre alterazioni dei dischi e delle vertebre,
  • tumori spinali,
  • dolori e alterazioni che possono causare dolore, sciatica e lombalgie frequenti.
  • Può anche essere eseguita come esame intraoperatorio, cioè eseguito prima di entrare in sala operatoria, al fine di verificare le condizioni in tempo reale della parte da sottoporre a intervento chirurgico.

Per valutare patologie che possono interessare i vasi sanguigni e le vene del rachide può essere prescritta:

  • RM Rachide Cervicale con mezzo di contrasto, per i vasi che scorrono nella parte cervicale,
  • RM Rachide Dorsale con mezzo di contrasto, per i vasi che scorrono nella parte della colonna all’altezza del torace,
  • RM Rachide Lombosacrale con mezzo di contrasto, per i vasi che scorrono nella parte finale della colonna, dalla bassa schiena fino al coccige.

Preparazione:
Per poter eseguire la RM Rachide con mezzo di contrasto il paziente deve essere a digiuno da almeno 6 ore.
Qualora la macchina sia completamente chiusa, alle persone che soffrono di claustrofobia può essere somministrato un blando sedativo, in modo che non abbiano disagi durante l’esame. Il personale medico sarà comunque in costante contatto con il paziente e potrà intervenire in caso di necessità.

Controindicazioni:
La RM Rachide viene solitamente eseguita come esame complementare della TC Rachide, e per confermare la diagnosi messa in evidenza da altri esami di imaging.
Pur non avendo rischi sulla salute, perché non impiega radiazioni ionizzanti, questo esame è controindicato per:

  • i portatori di alcuni tipi di pacemaker e di defibrillatori
  • i pazienti che hanno pezzi metallici impiantati nel corpo, come viti, stent vascolari, valvole cardiache metalliche
  • le donne in gravidanza
  • coloro che soffrono di grave insufficienza renale
  • coloro che hanno avuto reazioni allergiche al mezzo di contrasto durante risonanze precedenti.